Regime forfetario ed aumento della soglia di fatturato

La legge di bilancio 2023 (L. 29 dicembre 2022 n. 197) ha introdotto modifiche al regime forfetario. Tale regime è stato previsto per la prima volta con legge di bilancio 2015 (L. 190/2014) in sostituzione del vecchio regime dei minimi (ex L. 244/2007 e sostituito dalla L. 98/2011). Il regime forfetario è stato oggetto di numerosi aggiustamenti in ultimo con la legge di bilancio 2023 che ha aumentato la soglia di accesso (e di fuoriuscita) nel predetto regime e ha normato le conseguenze in caso di superamento del limite in corso d’anno.

Regime forfetario ed aumento della soglia di fatturato

La prima modifica apportata dalla nuova legge di bilancio riguarda il limite di ricavi e compensi per l’accesso e la permanenza nel regime. Tale limite passa dagli Euro 65.000 agli Euro 85.000 in virtù della modifica apportata all’art. 1, commi 54-89 della L. 190/2014. L’aumento del limite entra in vigore a decorrere dal 1° gennaio 2023, pertanto per verificare l’accesso o la permanenza nel regime per il 2023 occorre tener conto del nuovo limite di ricavi/compensi di Euro 85.000, da verificare con riferimento all’anno precedente, in ossequio al contenuto della circolare 10/04/2019 n.9 che estendeva la verifica del nuovo limite ai ricavi/compensi percepiti nell’anno precedente. Ricalcando l’esempio contenuto nella circolare 9/E/2019 qualora un soggetto nell’anno 2022 abbia conseguito ricavi superiori agli Euro 65.000 ma non superiore agli Euro 85.000 può beneficiare del regime forfetario anche per il 2023 in quanto regime naturale. Diversamente, in caso di ricavi 2022 superiori ad Euro 85.000, si verificherebbe una causa ostativa che gli precluderebbe l’accesso al regime per il 2023.

Regime forfetario e fuoriuscita automatica

La seconda modifica apportata dalla nuova legge di bilancio riguarda la fuoriuscita automatica ed immediata dal regime nel caso in cui, in corso d’anno, i ricavi o compensi percepiti superino gli Euro 100.000. Viene meno pertanto il fenomeno elusivo dell’apertura delle partite iva con fatturazione di compensi elevati, di importi superiori ad Euro 65.000, per beneficiare della flat tax al 15% o addirittura del 5% salvo poi uscire dal regime l’anno successivo. Con la legge di bilancio 2023 in caso di superamento di euro 100.000 si decade da subito dal regime forfetario e non dall’anno successivo. In quest’ultimo caso, ai fini delle imposte dirette, il reddito dell’intero anno è determinato con le modalità ordinarie con applicazione di IRPEF e relative addizionali e, ai fini IVA, è dovuta l’imposta a partire dalle operazioni effettuate che comportano il superamento del predetto limite.

Esempio

Pertanto, si possono verificare due situazioni che guidano la fuoriuscita dal regime:

– se nel 2023 sono percepiti ricavi e compensi tra 85.000,01 e 100.000 euro, la fuoriuscita si verifica dall’anno successivo. In questo caso, resta salvo per il 2023 il reddito determinato con le regole proprie del regime forfetario e quindi i ricavi restano esclusi da Iva.

– se nel 2023 sono percepiti ricavi e compensi da 100.000,01 euro in su, la fuoriuscita è immediata nell’anno in corso. In questo caso il reddito dell’intero anno è determinato applicando le regole ordinarie Irpef e sui ricavi 2023 eccedenti gli Euro 100.000 è dovuta l’IVA.


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